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La storia di noi due… (A mio figlio)

E mi ritorna ancora,

nei crepuscoli delle mie ore ricamate di silenzi,

quel tuo sorriso che mai non vidi.

Quando trascolora il cielo sopra l’orizzonte,

laggiù dove lo sguardo si perde

verso la rotta sconosciuta dell’ultimo tramonto,

un gabbiano appare a disegnare voli d’infinito.

Sei nato come un sospiro di vento in una notte ubriaca di stelle,

quando il canto del mare era una carezza sulle onde

e si salpava con il cuore sulle vele robuste

mentre si dilatavano le ore della gioia. Continua la lettura di La storia di noi due… (A mio figlio)

Gli inganni delle maree

E trema ancora la vita nel riflesso delle ore

abbandonate agli inganni delle maree.

Il volo di un gabbiano sopra la solitudine marina

e gli uomini che nelle vene ormai hanno solo il mare.

Tristi infiniti senza bagliori di stelle

e trame di inutili ricordi ad aggrovigliare il cuore.

È un inganno morire in un giorno di sole,

il volto sprofondato su un guanciale di sabbia

e un lenzuolo di onde a coprire

poveri corpi naufragati su rive senza approdi. Continua la lettura di Gli inganni delle maree

30 MAGGIO 2014 (dal cielo)

 (Dedicato alle donne vittime della follia e della violenza)

 

È stato tutto talmente veloce, doloroso e terribile: non avevo mai pensato alla mia morte in unl modo così atroce e assurdo, non che la morte abbia mai un senso che ci aiuti ad accettarla, ma a volte arriva all’improvviso e si scatena contro la vita con tutta la sua forza, come un uragano che cattura e distrugge qualsiasi cosa al suo passaggio.

Ero felice questa mattina, una splendida giornata di maggio, nell’aria profumi che già sapevano di estate e il mare brillava di un azzurro intenso. Solo una sottile sensazione di angoscia mi ha sorpresa, la scorsa notte papà è venuto in sogno, da quando se ne è andato qualche anno fa, ogni tanto da lassù viene a trovarmi nel sonno, sento sempre la sua presenza accanto a me e mi conforta. Ma questa volta ho sognato che piangeva, mi guardava, accarezzava il mio viso e le lacrime gli rigavano il volto, cercava di dirmi qualcosa, ma io non capivo, non sentivo la sua voce. Al risveglio mi ha assalita un profondo senso di inquietudine, ma era un giorno troppo speciale e ho cercato di non pensarci, non ti ho raccontato nulla per allontanare quella nuvola che avrebbe potuto oscurare il nostro cielo, volevo che tutto fosse perfetto. Continua la lettura di 30 MAGGIO 2014 (dal cielo)

Dove volano gli aquiloni

Narra il vento con gelida voce di tempesta segreti rubati ai sospiri della notte.

Un sorriso disegnato dietro a una lacrima per fermare il passo del tempo

e nascondere l’inganno dei giorni.

Nate all’ombra di un sogno, laggiù ad oriente dove il mare è dolce nenia di conchiglia

e infinite lune brillano sulle dune profumate di sabbia. Continua la lettura di Dove volano gli aquiloni